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Il ruolo della Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) e del supporto psicologico di orientamento Cognitivo-Comportamentale nel gestire gli acufeni


Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT) per gestire acufeni

Gli acufeni rappresentano una condizione complessa che colpisce milioni di persone in tutto il mondo, caratterizzata dalla percezione di suoni come ronzii o fischi che non provengono da una fonte esterna. Nonostante le varie terapie disponibili, una delle più efficaci nell'aiutare i pazienti a gestire questa condizione è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT). La CBT non solo si concentra sulla riduzione della percezione del suono stesso, ma anche sull'impatto emotivo e psicologico degli acufeni sulla vita di una persona.


Fondamenti della CBT per gli acufeni

La terapia cognitivo-comportamentale per gli acufeni si basa sul principio che la nostra risposta a un problema non è soltanto una diretta conseguenza dell'evento stesso, ma anche del modo in cui interpretiamo e reagiamo a quell'evento. Nel contesto degli acufeni, la CBT mira a modificare le reazioni negative e i comportamenti disfunzionali scaturiti dalla presenza del rumore indesiderato.


Efficacia della CBT

Studi scientifici hanno dimostrato che la terapia cognitivo-comportamentale è efficace nel ridurre il disagio e la sofferenza associati agli acufeni. I pazienti che hanno seguito un percorso di CBT riportano miglioramenti significativi nella qualità della vita, inclusa una riduzione dell'ansia e della depressione, e un miglioramento del sonno e della concentrazione. La CBT si è rivelata particolarmente utile anche per i pazienti con casi cronici e intrattabili di acufeni, dove altre terapie fisiche o farmacologiche hanno avuto successo limitato.


Strategie utilizzate nella CBT

La CBT impiega diverse strategie per aiutare i pazienti a gestire gli acufeni:

- Ristrutturazione cognitiva: aiuta i pazienti a identificare e modificare pensieri distorti o negativi riguardo agli acufeni, come la convinzione che il ronzio porterà inevitabilmente a gravi conseguenze negative o che è completamente incontrollabile.

- Desensibilizzazione: incoraggia i pazienti a confrontarsi gradualmente con il suono per ridurre la loro sensibilità ad esso e diminuire l'ansia correlata.

- Tecniche di rilassamento: insegna ai pazienti metodi come la respirazione profonda, la meditazione o il rilassamento muscolare progressivo per alleviare lo stress e l'ansia provocati dagli acufeni.

- Mindfulness: questa tecnica aiuta i pazienti a concentrarsi sul presente e a distogliere l'attenzione dai suoni degli acufeni, riducendo così l'irritazione e aumentando la tolleranza.


Supporto psicologico di orientamento cognitivo-comportamentale: un approccio mirato e pratico

Oltre alla terapia completa, è possibile offrire supporto psicologico di orientamento cognitivo-comportamentale senza che questo si configuri come un trattamento psicoterapeutico. In questo contesto, il supporto psicologico si configura come una serie di incontri mirati a fornire strumenti pratici e strategie per gestire specifiche difficoltà o problematiche (sintomo acufene)


Caratteristiche del supporto psicologico di orientamento cognitivo comportamentale

1. Focalizzazione su problemi specifici: il supporto psicologico può concentrarsi su difficoltà concrete, come lo stress lavorativo, la gestione dell'ansia in situazioni specifiche o il miglioramento delle abilità di comunicazione.

2. Durata limitata: a differenza della psicoterapia, il supporto psicologico CBT è solitamente limitato nel tempo, con un numero di incontri prestabilito.

3. Obiettivi concreti: gli incontri si focalizzano su obiettivi concreti e pratici, come il miglioramento della gestione delle emozioni o l'apprendimento di tecniche di rilassamento nello specifico riguardo alla percezione del sintomo Acufene

4. Tecniche di auto-aiuto: viene data importanza all'insegnamento di tecniche che la persona può applicare autonomamente, come la ristrutturazione cognitiva, il problem solving e la gestione del tempo.

5. Approccio psicoeducativo: si forniscono informazioni e conoscenze sulla natura dei problemi affrontati, aiutando la persona a sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie reazioni rispetto al sintomo


Limiti del supporto psicologico di orientamento cognitivo-comportamentale

- Non adatto a tutte le tipologie di problematiche: non è indicato per trattare problematiche psicologiche complesse o gravi, come i disturbi di personalità o le depressioni maggiori, che richiedono una psicoterapia approfondita.

- Non sostituisce la psicoterapia: sebbene efficace nella gestione del paziente con acufene, il supporto psicologico non può sostituire il trattamento psicoterapeutico quando questo è necessario e per tale ragione deve essere effettuata una valutazione psicodiagnostica per scegliere il percorso adeguato alle necessità e caratteristiche del cliente.


Chi può offrire supporto psicologico di orientamento cognitivo-comportamentale

Il supporto psicologico di orientamento cognitivo-comportamentale può essere offerto da psicologi con competenze specifiche in questo approccio, anche se non psicoterapeuti. È importante che il professionista abbia una formazione adeguata per applicare le tecniche CBT in modo efficace e responsabile.


Scopri come il supporto psicologico di orientamento cognitivo-comportamentale può aiutarti

Il supporto psicologico di orientamento Cognitivo-Comportamentale aiuta i pazienti ad affrontare gli acufeni fornendo strumenti per modificare la percezione e la reazione al disturbo, consentendo ai pazienti di gestire meglio la condizione e migliorare significativamente la loro qualità di vita.


Vuoi sapere di più sulla terapia cognitivo-comportamentale e il supporto psicologico di orientamento Cognitivo-Comportamentale per gli acufeni? Contatta il Croatto Medical Group per una consulenza. La nostra squadra di esperti è pronta ad assisterti nel percorso verso il recupero.


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