top of page
Immagine del redattoreCroatto Medical Group

La sordità nell'anziano: cause e condizioni che portano alla perdita uditiva

La sordità nell'anziano, o presbiacusia, è una delle condizioni più comuni legate all'invecchiamento e rappresenta una delle principali problematiche di salute pubblica per la popolazione mondiale.

Colpisce in misura crescente le persone a partire dai 65 anni in poi, con una prevalenza che aumenta significativamente con l'avanzare dell'età. Tuttavia, nonostante sia così diffusa, la perdita uditiva negli anziani è spesso sottovalutata e non adeguatamente trattata, portando a conseguenze significative sulla qualità della vita.

Ma cosa causa esattamente la perdita uditiva negli anziani? Questo articolo esplora le principali cause e condizioni che contribuiscono a questa problematica, fornendo una panoramica chiara e accurata, per aiutare a comprendere meglio questa complessa condizione.


La sordità nell'anziano: cause e condizioni che portano alla perdita uditiva

L'invecchiamento dell'orecchio: fisiologia e cambiamenti

La principale causa della sordità nell'anziano è la naturale degenerazione delle strutture dell'orecchio interno. Con l'età, le delicate cellule ciliate all'interno della coclea, responsabili di trasformare le vibrazioni sonore in segnali nervosi da inviare al cervello, subiscono un progressivo deterioramento.

Questo deterioramento è spesso irreversibile e rappresenta uno dei motivi più comuni di perdita uditiva. Il danneggiamento delle cellule ciliate è associato sia a fattori genetici sia a condizioni esterne come l'esposizione prolungata a rumori forti durante la vita, che possono accelerare il declino di queste strutture sensibili.

Inoltre, con l'avanzare degli anni, gli ossicini dell'orecchio medio, inclusi martello, incudine e staffa, possono diventare meno mobili e più rigide, influenzando negativamente la capacità dell'orecchio di condurre correttamente il suono. Questa rigidità meccanica, combinata con una riduzione delle capacità neurologiche del cervello di elaborare i segnali uditivi, contribuisce alla difficoltà degli anziani nel distinguere i suoni, soprattutto in ambienti rumorosi.

La combinazione di questi fattori rende l'invecchiamento dell'orecchio un processo molto complesso, che coinvolge sia aspetti meccanici che neurologici.


Fattori genetici e stili di vita

Oltre ai cambiamenti fisiologici dovuti all'invecchiamento, vi è una componente genetica che può predisporre una persona alla perdita dell'udito. Alcuni individui, infatti, sono maggiormente predisposti a sviluppare una perdita uditiva a causa del patrimonio genetico ereditato.

Studi suggeriscono che la genetica giochi un ruolo fondamentale nel determinare la suscettibilità al danno uditivo, con alcune persone che presentano una maggiore fragilità delle strutture sensoriali dell'orecchio interno. Questa predisposizione può rendere alcune persone più vulnerabili agli effetti dell'invecchiamento e dell'esposizione a fattori dannosi.

Anche lo stile di vita gioca un ruolo cruciale. L'esposizione ripetuta a rumori elevati durante la vita, come ad esempio in ambito lavorativo (industrie, cantieri, musica ad alto volume) o durante l'attività ricreativa (concerti, uso di dispositivi audio con volume alto), può accelerare la degenerazione delle cellule uditive.

Inoltre, abitudini come il fumo o una dieta non equilibrata possono avere un impatto negativo sull'udito, poiché influenzano la circolazione sanguigna e, quindi, la salute complessiva dell'orecchio. Il fumo, in particolare, è stato associato a una riduzione del flusso sanguigno all'orecchio interno, che può accelerare il declino delle capacità uditive.


Malattie correlate e farmaci ototossici

La sordità nell'anziano non è sempre dovuta esclusivamente al processo di invecchiamento naturale. Altre condizioni patologiche possono contribuire o aggravare il problema: malattie come il diabete, l'ipertensione, e malattie cardiovascolari possono compromettere il flusso sanguigno all'interno dell'orecchio e danneggiare le strutture uditive. 

Il diabete, ad esempio, infatti può influenzare i piccoli vasi sanguigni dell'orecchio interno, causando una riduzione dell'apporto di ossigeno e sostanze nutritive alle cellule ciliate.

Anche le infezioni ricorrenti dell'orecchio, che portano a infiammazioni e accumulo di liquidi, possono causare danni all'orecchio medio e interno, peggiorando la capacità uditiva nel tempo.

Un altro fattore di rischio è l'uso di farmaci ototossici, ovvero medicinali che hanno come effetto collaterale il danneggiamento dell'apparato uditivo. Alcuni farmaci utilizzati per trattare malattie croniche, come antibiotici, diuretici, e farmaci chemioterapici, possono avere un impatto negativo sulla salute dell'orecchio.

Gli anziani, spesso soggetti a trattamenti farmacologici multipli, sono particolarmente vulnerabili agli effetti di questi medicinali, rendendo importante un controllo medico regolare per monitorare eventuali segni di perdita uditiva. La consapevolezza riguardo agli effetti collaterali dei farmaci è cruciale per prevenire danni ulteriori.


Implicazioni della sordità sulla qualità della vita

La perdita uditiva negli anziani non è solo una condizione fisica, ma ha anche un forte impatto sulla qualità della vita. La difficoltà a sentire e a comprendere il parlato può portare all'isolamento sociale, aumentando il rischio di sviluppare depressione e ansia.

Spesso, gli anziani con problemi di udito si trovano a evitare situazioni sociali, come incontri familiari o eventi di gruppo, per la paura di non riuscire a partecipare pienamente alle conversazioni. Questo isolamento contribuisce alla solitudine, creando un circolo vizioso difficile da interrompere.

La perdita di contatto con il mondo esterno non solo limita le relazioni sociali, ma può anche influenzare negativamente la salute mentale generale.

Inoltre, molti studi hanno dimostrato che la perdita uditiva non trattata è associata a un declino cognitivo più rapido, aumentando il rischio di sviluppare demenza. La perdita dell'udito riduce la stimolazione sensoriale al cervello, il che può portare a una riduzione delle capacità cognitive nel tempo.

Per questo motivo, la protesizzazione e le terapie riabilitative non sono solo una soluzione per migliorare l'udito, ma anche una misura preventiva per mantenere la salute cognitiva e preservare la funzionalità mentale degli anziani. Un intervento precoce può aiutare a rallentare il declino cognitivo e a migliorare significativamente la qualità della vita.


Verso una diagnosi accurata e rapida

La sordità nell'anziano è quindi una condizione complessa, causata da un insieme di fattori che vanno dall'invecchiamento naturale dell'apparato uditivo, alle abitudini di vita, alle malattie croniche e ai farmaci.

La comprensione delle cause della perdita uditiva è fondamentale per riconoscere precocemente i sintomi e intervenire con soluzioni adeguate, come la protesizzazione e la riabilitazione uditiva, che possono migliorare notevolmente la qualità della vita. È importante sensibilizzare la popolazione anziana sull'importanza di sottoporsi a controlli uditivi regolari, per identificare tempestivamente eventuali problemi e intervenire con trattamenti adeguati.


Al Croatto Medical Group, siamo impegnati nell'offrire un supporto completo e specializzato per affrontare la sordità nell'anziano, lavorando fianco a fianco con audiologi, otorinolaringoiatri, psicologi e altri specialisti per garantire ai nostri pazienti il miglior trattamento possibile.

Se tu o una persona cara avete difficoltà a sentire, contattateci per una consulenza e scoprite come possiamo aiutarvi a ritrovare la serenità uditiva. Il nostro approccio multidisciplinare assicura che ogni aspetto della salute del paziente venga considerato, per offrire soluzioni personalizzate e complete che possano davvero fare la differenza nella vita di chi soffre di perdita uditiva.


📞 +39 3514656511

📍Sedi e contatti: clicca qui


Post recenti

Mostra tutti

Comments


  • pngegg
bottom of page